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27/07/2024
SOMMINISTRATA A CINQUE PAZIENTI IN CONDIZIONI CRITICHE

30 settembre 2010

OSPEDALE VIBO, SEMPRE PIU’ EFFICACE LA TERAPIA TROMBOLITICA NELLA CURA DELL’ICTUS ISCHEMICO IN FASE ACUTA.

La terapia trombolitica, per via venosa, praticata dall’unità operativa di Neurologia dell’Azienda sanitaria provinciale nei pazienti ricoverati al “G. Jazzolino”, spesso per ictus ischemico in fase acuta, continua a confermarsi un trattamento di estrema efficacia.
La conferma giunge dai più recenti dati che il direttore del dipartimento di medicina e primario di Neurologia dell’Asp, dott. Domenico Consoli, ha consegnato al Commissario Straordinario dott.ssa Alessandra Sarlo, impegnata, tra l’altro, in una ricognizione complessiva dei tassi di utilizzo delle unità operative che insistono sui presidi ospedalieri vibonesi.
Negli esiti resi noti, stamane, da Mimmo Consoli al manager aziendale Alessandra Sarlo viene evidenziato che nel corso dell’ultima settimana a cinque pazienti, quattro residenti sul territorio di Vibo Valentia ed uno su Lamezia Terme, ricoverati per ictus ischemico in fase acuta, presso l’unità operativa di Neurologia del presidio ospedaliero “G. Jazzolino”, gli è stata somministratata la terapia trombolitica per via venosa.
Tre dei cinque pazienti hanno superato completamente la fase critica con la quale si erano presentati al Pronto Soccorso vibonese.
I confortanti risultati di questa eccellente terapia nascono dalla coordinata professionalità degli operatori del 118, del Pronto Soccorso e delle unità operative di Cardiologia e Neurologia.
La trombolisi per via venosa è una terapia praticabile soltanto dopo una “validazione” del Centro ospedaliero da parte di un Comitato Scientifico Internazionale che avviene dopo una “valutazione di qualità” degli operatori e dei servizi atta a certificare la sussistenza di requisiti professionali ed organizzativi secondo standard europei.
Vibo Valentia è uno dei due centri attivi in Calabria, l’altro è a Cosenza.
Occorre ricordare che l’ictus è la seconda causa di morte e la prima causa di invalidità nei paesi industrializzati. Il dramma di chi ha sperimentato in prima persona o in un familiare un simile evento rende pressante la necessità di far sapere che all’ospedale di Vibo Valentia si può guarire anche da una patologia così grave come l’ictus.
Obiettivo che può essere conseguito rispettando un percorso ormai noto per il paziente in serie difficoltà. E’, infatti, importante che si arrivi tempestivamente in Ospedale all’insorgenza dei primi sintomi (confusione mentale, disturbi del linguaggio, deficit di forza o di sensibilità agli arti, improvvisi disturbi della vista, deviazione della rima buccale) perché la trombolisi è praticabile solamente nelle prime ore dell’insorgenza dell’ictus.
L’Asp di Vibo Valentia ha in programma l’avvio di una campagna di sensibilizzazione e di formazione, rivolta alla cittadinanza ed agli operatori di primo soccorso allo scopo di ridurre ulteriormente il “ritardo preospedaliero”, quel tempo che spesso si perde in atteggiamenti attendistici, allargando il numero di possibili beneficiari di questa terapia nel nostro territorio ed in quelli immediatamente vicini.



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