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27/07/2024
Decesso del paziente Orazio Maccarone

Vibo Valentia, 03-01-2008 

Decesso del paziente Orazio Maccarone

Gli organi di informazione locali e nazionali hanno, stamane, diffuso la notizia del decesso di un paziente di 88 anni di San Calogero, comune alla periferia di Vibo Valentia, avvenuto il 26 dicembre scorso per un presunto ritardo nei soccorsi.

Il Commissario Straordinario dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Vibo Valentia, avv. Ottavio Nazzareno Bono, appresa la notizia dalla stampa, ha immediatamente disposto una inchiesta interna volta ad accertare i fatti ed eventuali responsabilità.

Gli esiti delle prime indagini hanno messo in evidenza che il paziente, Orazio Maccarrone, è giunto, a bordo di un’ambulanza, al Pronto Soccorso di Vibo Valentia, alle ore 15,40 del 26 dicembre u.s..

Ai sanitari presentava un quadro clinico determinato da una insufficienza cardio respiratoria. Gli stessi, immediatamente intervenuti, somministravano inizialmente una terapia farmacologia d’attacco ed ossigeno terapia.

Contemporaneamente venivano attivate consulenze specialistiche affidate al medico rianimatore ed al medico cardiologo. Contestualmente venivano eseguiti gli esami ematochimici ed elettrocardiografici con monitoraggio continuo dei parametri vitali (frequenza respiratoria, attività elettrica cardiaca e valori di pressione arteriosa).

Sulla scorta degli esiti dei primi accertamenti i sanitari decidevano il ricovero del paziente che, a causa della indisponibilità di posti letto presso il nosocomio vibonese ed ai falliti tentativi di sistemazione presso altri ospedali della Regione, alle 18,05 veniva trasferito, con l’ambulanza del 118 ed adeguata assistenza medica, presso l’Ospedale di Tropea.

Sino a quel momento, comunque, il paziente era stato continuamente assistito dai sanitari del pronto soccorso di Vibo Valentia.

Durante il percorso, prima ancora di raggiungere l’ospedale di Tropea, il medico accompagnatore, ordinava l’arresto della corsa per meglio verificare le condizioni del paziente. A questo punto i parenti, che viaggiavano al seguito dell’autoambulanza, ancorché contro il parere del medico accompagnatore, rifiutavano ostinatamente la prosecuzione del trasferimento ed il ricovero presso l’Ospedale di destinazione, chiedendo l’accompagnamento presso la propria abitazione di San Calogero ed assumendosi la responsabilità di tale decisione con firma (della figlia del paziente) apposta in calce alla scheda clinica del Pronto Soccorso.

Alle ore 19.45, però, i familiari, preoccupati, contattavano telefonicamente il 118 chiedendo un ulteriore soccorso suggerito, a loro avviso, dal peggioramento delle condizioni del congiunto.

Accadeva però che al medico, prontamente giunto sul posto, non restava altro che constatare l’avvenuto decesso del Maccarone.

A margine dell’accaduto il Commissario Straordinario dell’Azienda, avv. Ottavio Nazzareno Bono, ha inteso precisare che l’assistenza e la cura prestate dai sanitari dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Vibo Valentia al paziente di San Calogero, contrariamente a quanto apparso con grande clamore su alcuni organi di informazione, sono state tempestive ed adeguate al caso clinico.

D’altro canto, una dichiarazione dello stesso figlio del paziente, testimonia l’efficienza e la professionalità riscontrate in altro reparto dello stesso presidio ospedaliero cui il paziente aveva fatto riferimento nel recente passato.

Per contro, la diffusione, con siffatto ingiustificato clamore, di notizie definite spesso frettolosamente ‘di malasanità’, ha finito con l’ingenerare nei cittadini un profondo ed immotivato senso di sfiducia nei confronti delle istituzioni e dell’attività sanitaria, alimentando un infondato e grave allarme sociale.



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Anteprima della foto numero 72

Pronto Soccorso Osped. Vibo2