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27/07/2024
Avviato il primo livello di programma di Risk Management

SANITA’, IL DG STALTERI  METTE IN SICUREZZA  L’ASP  ED INVITA A CULTURE E  COMPORTAMENTI OMOGENEI PER FAVORIRE LA PREVENZIONE DEI RISCHI


Il nuovo “progetto salute” ideato dal Direttore Generale dell’Azienda Sanitaria Provinciale, dott. Domenico Stalteri, e volto ad imprimere una svolta alla sanità vibonese entra nel vivo della sua esecutività.
Il metodo Stalteri non poteva non partire  dal disegno di una riorganizzazione aziendale attraverso
la realizzazione di una vera e propria radiografia dello stato di salute delle strutture ospedaliere e dei servizi.     
Obiettivo che parte dalla presa d’ atto dei più recenti avvenimenti accaduti nel presidio ospedaliero “G. Jazzolino” di Vibo Valentia, oltre che nella inderogabile necessità di uniformarsi alle linee guida nazionali sui percorsi di sicurezza al fine di eliminare tutti i rischi facenti capo a tutte le strutture dell’Azienda.
Il Dg dell’Asp, assistito dal direttore sanitario aziendale dott. Cesare Pasqua e dal direttore amministrativo aziendale dott. Francesco Procopio, ha, infatti, deliberato l’autorizzazione all’avvio dell’attività di Risk Management dell’Asp per guadagnare un obiettivo di tutto rispetto: garantire una sanità pubblica competitiva e all’altezza dei tempi.  
Il progetto tecnico  è dell’ATI AON spa con la quale è stato concordato un piano di lavoro per l’avvio del primo livello dell’attività del Risk Management  e che  tende alla identificazione, all’analisi, alla valutazione e all’eliminazione dei suddetti rischi ed i cui relativi costi rimarranno a carico della stessa società, senza oneri per l’Azienda.
“L’Azione aziendale – ha precisato, tra l’altro, il Dg Domenico Stalteri – è diretta a diffondere cultura e comportamenti omogenei tesi a favorire la prevenzione dei possibili rischi connessi ai processi clinici”.   
Il provvedimento si è reso necessario allo scopo di realizzare una immediata ricognizione delle situazioni di criticità, collegate ai processi clinici, che possono esporre a rischio la sicurezza dei pazienti e degli operatori dell’Azienda sanitaria provinciale.
Il ricorso ad una metodologia di Risk Management consente una corretta individuazione e valutazione complessiva dei rischi di tutti i principali settori d’interesse con l’obiettivo di definire le aree di intervento e fornire un quadro completo per le decisioni circa  le politiche gestionali più opportune da attivare.
L’attività richiede un approccio coordinato e multidisciplinare affinchè gli interventi siano complementari e soprattutto gli obiettivi siano compresi e condivisi dai vari attori esistenti all’interno delle realtà ospedaliere.
Per questo motivo gli operatori dell’ATI AON, Enrico Corsetti, Rosella Cioccolo, Stefano Mezzopera, Barbara Pagnoncelli e Manuela Romei, cui è stato affiancato il dott. Filippo Cugliari, responsabile del Risk Management Aziendale, sono stati autorizzati ad accedere alle strutture aziendali ed a svolgere tutte le attività legate alla mappatura e identificazione dei rischi esistenti.
Questo vuol dire che l’èquipe dell’ATI AON, che sarà affiancata dal dott. Filippo Cugliari responsabile della struttura semplice del Risk Management,  potrà accedere a tutte le strutture aziendali e quindi alle ale operatorie dei presidi ospedalieri anche nel corso degli interventi chirurgici, potrà effettuare rilievi fotografici e prendere in visione campioni di cartelle cliniche con particolare interesse alle modalità di rilevazione del consenso informato.



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