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27/07/2024
EMERGENZA CALDO

EMERGENZA CALDO

Per far fronte al problema delle alte temperature che si registrano in questi giorni in tutta Italia, il Ministero del lavoro, della salute e delle politiche sociali, in collaborazione con il Centro nazionale per la prevenzione ed il controllo delle malattie, ha dato il via ad una capillare campagna informativa rivolta in particolare agli anziani o a coloro che se ne prendono cura, vale a dire ai medici di famiglia ed alle badanti.
Per scongiurare il rischio di colpi di calore, o di altri malesseri collegati al caldo eccessivo, il Ministero consiglia, attraverso la diffusione di un vademecum divulgativo e di opuscoli destinati ai medici, di evitare di uscire di casa nelle ore più calde (dalle 11,00 alle 18,00), di bere almeno due litri d’acqua al giorno (anche quando la persona non ne avverte il bisogno); di mangiare quotidianamente frutta e verdura fresche, di evitare gli sbalzi eccessivi di temperatura o l’esposizione in ambienti condizionati con aria troppo fredda. In questo caso, è infatti sufficiente che il climatizzatore sia regolato su di una temperatura media di 24-26 gradi. Fondamentale è, inoltre, vestirsi in modo leggero evitando di indossare indumenti sintetici.
In caso di bisogno la prima persona da consultare è il proprio medico di famiglia, o durante la notte, la guardia medica. In casi estremi si deve chiamare prontamente il 118.Dal 25 giugno è attivo il numero verde 1500 che fornisce ai cittadini informazioni e consigli, dispensati da personale appositamente formato, sulle misure di prevenzione da adottare, su cosa fare in caso si verifichino problemi dovuti al caldo e sui servizi attivati da Regioni e Comuni.

CONSIGLI GENERALI
1. Quando il caldo comporta un rischio per la salute?

Il caldo comporta un rischio per la salute quando si registrano temperature elevate, al di sopra dei valori usuali, per almeno 3 giorni consecutivi, in alcuni casi associate a tassi elevati di umidità.
2. Dove sono disponibili le previsioni circa le ondate di calore?
Il programma del Dipartimento della Protezione Civile per l'estate 2008 prevede il monitoraggio di 26 città italiane (Bari, Bologna, Bolzano, Brescia, Cagliari, Campobasso, Catania, Civitavecchia, Firenze, Frosinone, Genova, Latina, Messina, Milano, Napoli, Palermo, Perugia, Pescara, Reggio Calabria, Rieti, Roma, Torino, Trieste, Venezia, Verona,Viterbo).
In alcune città, i bollettini vengono diffusi alla popolazione attraverso i canali di comunicazione nei giorni di elevato rischio.
3. Quali sono le ore della giornata in cui è opportuno ridurre l’esposizione all’aria aperta durante le ondate di calore?
Durante le giornate in cui viene previsto un rischio elevato per le successive 24-48 ore (livelli 2 e 3 del bollettino), deve essere ridotta l’esposizione all’aria aperta nella fascia oraria compresa tra le 12 e le 18.
In particolare, è sconsigliato l’accesso ai parchi ed alle aree verdi ai bambini molti piccoli, agli anziani, alle persone non autosufficienti o alle persone convalescenti.Inoltre,deve essere evitata l’attività fisica intensa all’aria aperta durante gli orari più caldi della giornata.
4. Quali sono le precauzioni da seguire per una corretta conservazione degli alimenti?
Si deve fare molta attenzione alla corretta conservazione degli alimenti deperibili (latticini, carni, dolci con creme, gelati, ecc.), in quanto le temperature ambientali elevate favoriscono la contaminazione degli alimenti che può determinare patologie gastroenteriche anche gravi.
5. Si può svolgere attività sportiva all’aria aperta durante le giornate estive più calde?
Si, ma va comunque evitata la fascia oraria dalle 12 alle 18 e bisogna prestare particolare attenzione ad una adeguata idratazione.
6. Quali precauzioni si devono adottare quando si esce di casa in una giornata molto calda?
Ripararsi la testa con un cappello leggero a falde larghe; in auto usare tendine parasole.Indossare indumenti chiari, non aderenti, di cotone o lino, in quanto le fibre sintetiche impediscono la traspirazione. Chi soffre di diabete deve esporsi al sole con cautela, onde evitare ustioni serie, a causa della minore sensibilità al dolore.
7. Che cosa è preferibile mangiare in estate?
In generale è meglio consumare pasti leggeri, preferire la pasta e il pesce alla carne,evitando i cibi elaborati e piccanti; consumare molta frutta e verdura. Qualche gelato è concesso, ma si consigliano quelli al gusto di frutta, meno calorici. Evitare i pasti abbondanti, preferendo quattro, cinque piccoli pasti durante la giornata.
8. Quanto e cosa è consigliabile bere in estate?
E’ importante bere, anche in assenza dello stimolo della sete. Si consiglia di bere almeno due litri al giorno, salvo diverso parere del medico, di moderare l'assunzione di bevande gassate e zuccherate, ricche di calorie, di evitare gli alcolici e di limitare l’assunzione di bevande che contengono caffeina (caffè, tè nero, coca-cola);
9. Perché quando fa caldo è meglio evitare le bevande alcoliche?
Perché aumentano la sensazione di calore e la sudorazione, contribuendo così ad aggravare la disidratazione.
10. Quando fa molto caldo è consigliabile l’assunzione di integratori di sali minerali?
Sì, ma l’assunzione di tali integratori deve essere sempre consigliata dal proprio medico curante.
11. Come posso rendere la casa meno calda?
 Schermare finestre e vetrate esposte a sud-sud ovest con tende e/o oscuranti esterni regolabili (persiane, veneziane) per     non far entrare il sole chiudere le finestre nelle ore più calde della giornata per evitare il riscaldamento delle stanze;
 Lasciare le finestre aperte durante la notte e nelle prime ore del mattino, così da permettere il necessario ricambio   d’aria;
 Limitare l’uso del forno e di altri elettrodomestici che producono calore (fornelli, ferro da stiro, fon, ecc.) che tendono   a riscaldare la casa.
 Utilizzare un climatizzatore per rinfrescare l’ambiente regolando il termostato in modo tale che la temperatura ambiente      sia pari a 25-27° C. Nelle aree caratterizzate principalmente da un elevato tasso di umidità, senza valori particolarmente    elevati di temperatura, può essere sufficiente l’uso del deumidificatore in alternativa alcondizionatore;
 Se si usano ventilatori non indirizzarli direttamente sulle persone, ma regolarli in modo da far circolare l’aria in tutto    l’ambiente. Se la temperatura dell’ambiente è superiore a 32° C i ventilatori sono più dannosi che utili. (vedi anche da n    13).
 Evitare di passare all’improvviso dal caldo al freddo e viceversa
 Fare bagni o docce con acqua fresca per abbassare la temperatura corporea, evitando però i bruschi sbalzi di temperatura      che possono provocare ipotermia soprattutto in bambini e anziani
 Assicurarsi che le persone malate e/o costrette a letto, non siano troppo coperte.
12. E’ bene far uso di un condizionatore d’aria?
Sì, ma con moderazione, regolandolo in modo che la temperatura ambiente sia pari a 25-27°C, mantenendo chiuse le finestre durante il loro funzionamento e utilizzando protezioni oscuranti alle finestre dei locali condizionati per limitare l’esposizione diretta ai raggi solari. Quando si utilizza un condizionatore è importante rispettare alcune regole riguardanti il loro corretto utilizzo e manutenzione (vedi decalogo allegato per l’uso corretto degli impianti di aria condizionata). Passare alcune ore in ambienti climatizzati,in particolare nelle ore più calde della giornata, aiuta a ridurre sensibilmente la frequenza di effetti negativi sulla salute.
13. E’ consigliato l’uso dei ventilatori?
Il ventilatore deve essere usato con cautela in quanto può causare disidratazione soprattutto nelle persone costrette a letto. E’ comunque sconsigliato il loro uso quando la temperatura all’interno della abitazione è molto elevata (32°) ed il ventilatore non deve essere mai indirizzato verso le persone, ma regolato in modo da far circolare l’aria in tutto l’ambiente.

EFFETTI DEL CALDO SULLA SALUTE
14. Che cosa può succedere se si resta troppo esposti al sole?
La persona che resta troppo esposta al sole può andare incontro alla classica insolazione. Questa è una evenienza grave, ma per fortuna rara che si manifesta a seguito di un’esposizione diretta e prolungata ai raggi solari. Si possono verificare eritemi o ustioni accompagnate o meno da una sintomatologia da colpo di calore.
15. Cosa fare in caso di congestione?
Sospendere ogni attività.
Far sedere o sdraiare l'infortunato in un luogo caldo e asciutto.
Se in poco tempo la congestione non si risolve è necessario consultare un medico.
16. Che cos’è la disidratazione?
La disidratazione è una condizione che si manifesta quando la quantità di acqua persa dall’organismo è maggiore di quella assunta. Normalmente si devono assumere tra 1,5 e 2 litri di acqua al giorno.
L’organismo si disidrata e incomincia a funzionare male quando: è richiesta una quantità di acqua maggiore come in caso di alte temperature ambientali per via della sudorazione si perdono molti liquidi, come in caso di febbre, vomito e diarrea una persona non assume volontariamente acqua a sufficienza in mancanza di stimolo della sete.
In caso di assunzione di farmaci che possono favorire l’eliminazione di liquidi (per esempio diuretici,lassativi).
17. Quali disturbi provoca la disidratazione?
I sintomi principali sono:
 sete
 debolezza
 vertigini
 palpitazioni
 ansia
 pelle e mucose asciutte
 crampi muscolari
 abbassamento della pressione arteriosa
18. Quando si può verificare colpo di calore?
Il colpo di calore può verificarsi quando ci si trova esposti ad una temperatura troppo alta, associata ad un elevato tasso di umidità e alla mancanza di ventilazione, situazione a cui l'organismo non riesce ad adattarsi. Può manifestarsi all’aperto, in un ambiente chiuso oppure in un luogo dove non batte direttamente il sole.
19. Quali sono i sintomi del colpo di calore?
Il primo sintomo è rappresentato da un improvviso malessere generale, cui seguono mal di testa, nausea, vomito e sensazione di vertigine, fino ad arrivare a stati d’ansia e stati confusionali.
Si può avere perdita di coscienza. La temperatura corporea aumenta rapidamente (in 10-15 minuti) fino anche a 40-41° C, la pressione arteriosa diminuisce repentinamente, la pelle appare secca ed arrossata, perché cessa la sudorazione.
20. Che cosa bisogna fare in caso di insolazione o colpo di calore? Bisogna chiamare sempre al più presto un medico. Nell’attesa distendere la persona in un luogo fresco e ventilato, con le gambe sollevate rispetto al resto del corpo. Per abbassare la temperatura corporea porre una borsa di ghiaccio sulla testa, avvolgere la persona in un lenzuolo o un asciugamano bagnato in acqua fredda. Reidratare con acqua fresca, zucchero e sale. Non somministrare mai bevande alcoliche.
21. Che cos'è la congestione e come si riconosce?
La congestione è dovuta all'introduzione di bevande ghiacciate in un organismo surriscaldato, durante o subito dopo i pasti. L'eccessivo afflusso di sangue all’addome può rallentare o bloccare i processi digestivi. I primi sintomi sono costituiti da sudorazione e dolore toracico.

A CHI RIVOLGERSI IN CASO DI NECESSITA'
22. Se il proprio medico è in ferie e si ha bisogno di un consiglio, a chi ci si deve rivolgere?
In caso di assenza del medico di famiglia si può consultare il medico sostituto da lui nominato, reperibile tutti i giorni non festivi, dal lunedì al venerdì.
23. A rivolgersi in caso di malore nelle ore notturne e nei giorni festivi?
Se si ha un problema di salute durante le ore notturne o nei giorni festivi, occorre chiamare il medico del Servizio di guardia medica definita anche “Continuità assistenziale” del territorio di residenza.
Il Servizio è attivo la sera di tutti i giorni feriali dalle ore 20 fino alle ore 8 del mattino successivo.
Il sabato e la domenica il servizio è attivo dalle 10 del sabato, fino alle ore 8 del lunedì mattina. Inoltre, in tutte le festività diverse dalla domenica funziona ininterrottamente a partire dalle ore 10 del giorno prefestivo, fino alle ore 8 del primo giorno non festivo.
24. A chi rivolgersi in situazioni di emergenza?
Nel caso di un malore improvviso o in presenza di condizioni che fanno temere un serio pericolo attivare immediatamente il servizio di Emergenza sanitaria, chiamando il 118.
25. A chi rivolgersi per sapere dei servizi sociosanitari disponibili sul territorio nei periodi di caldo eccessivo?
Contattare il proprio medico curante o la ASL per i servizi sanitari oppure rivolgersi al Comune per i servizi sociali.
Il numero di pubblica utilità 1500 del Ministero della Salute fornisce, se disponibili informazioni sui servizi sociosanitari sul territorio.

CONSIGLI PER I VIAGGI
26. Come affrontare un viaggio in auto nelle giornate di maggior caldo?
Sarebbe opportuno osservare queste semplici raccomandazioni:
 Evitare di intraprendere un viaggio nelle ore più calde della giornata.
 Non dimenticare di portare con se sufficienti scorte di acqua in caso di code o file impreviste.
 Prima di iniziare il viaggio ventilare adeguatamente l’automobile aprendo le portiere e i finestrini.
 Successivamente,se in dotazione,accendere e regolare ad una temperatura adeguata (circa 5 gradi inferiorialla temperatura   esterna) l’aria condizionata.
 Evitare di orientare le bocchette della climatizzazione direttamente sui passeggeri
 Attenzione anche ai seggiolini di sicurezza per i bambini. Prima di sistemarli sul sedile verificare che non sia   surriscaldato.
 Non lasciare persone, anche per brevi periodi,nella macchina parcheggiata al sole.
 Prima di partire aggiornarsi sulla situazione del traffico per evitare lunghe code sotto il sole.
 Fare soste frequenti ed approfittarne per “sgranchirsi” le gambe.
 Durante le soste evitare di mangiare troppo rapidamente e soprattutto non assumere, anche in quantità lecita,bevande   alcoliche.
27. Quale documentazione sanitaria devo portare con me se vado in vacanza?
Si raccomanda di portare: la tessera sanitaria e quella di esenzione. Per le persone che soffrono di malattie croniche, portare un riassunto della storia clinica rilasciata dal medico curante e/o lettera di dimissione ospedaliera dell’ultimo ricovero,lista di alimenti o dei farmaci a cui si è intolleranti, il piano terapeutico scritto.
28. Se si va in vacanza all’estero,quale documentazione conviene portare?
Si raccomanda di munirsi di Tessera Europea di Assicurazione Malattia (TEAM) da richiedere alla ASL (in vigore dal 1/11/2004).
Scrivere accanto al nome di ogni farmaco il principio attivo ed il dosaggio.
Infine le raccomandazioni del medico su eventuali emergenze vanno tradotte il inglese. In paesi come l’USA munirsi di una assicurazione sanitaria.

GRUPPI DI POPOLAZIONE A RISCHIO
29. Quali sono i soggetti che rischiano di più durante le ondate di calore?
E’ stato evidenziato che le ondate di calore non colpiscono la popolazione in maniera omogenea ma alcuni sottogruppi risultano essere maggiormente vulnerabili a causa delle condizioni personali, sociali e di salute. I gruppi particolarmente vulnerabili sono:
 Le persone anziane hanno condizioni fisiche generalmente più compromesse e l’organismo può essere meno efficiente nel   compensare lo stress da caldo e rispondere adeguatamente ai cambiamenti di temperatura; tra questi chi soffre di malattie   cardiovascolari, di ipertensione, di patologie respiratorie croniche, di insufficienza renale cronica, di malattie   neurologiche è a maggior rischio.
 I soggetti affetti da patologie croniche e invalidanti che possono favorire gli effetti negativi del calore
 Le persone non autosufficienti poiché dipendono dagli altri per regolare l’ambiente in cui  si trovano e per l’assunzione   di liquidi
 Le persone che assumono regolarmente farmaci che possono compromettere la termoregolazione  fisiologica o aumentare la   produzione di calore.
 I neonati e i bambini piccoli per la ridotta superficie corporea e la mancanza di una completa autosufficienza, possono   essere esposti al rischio di un aumento eccessivo della temperatura corporea e ad una disidratazione, con possibili   conseguenze dannose sul sistema cardiocircolatorio, respiratorio e neurologico.
 Chi fa esercizio fisico o svolge un lavoro intenso all’aria aperta può disidratarsi più facilmente degli altri
30. Perchè in estate gli anziani sono più a rischio di una persona di età media?
Gli anziani, soprattutto se malati cronici (cardiopatici, diabetici etc.), in estate sono le persone più a rischio di complicanze a causa di un ridotto stimolo della sete, e di una minore sensibilità al calore.
Pertanto potrebbero avere una minore capacità di difendersi dal caldo, sopratutto se si trovano in uno stato di ridotta mobilità.
31. Come accorgersi se lo stato di salute di un anziano sta peggiorando durante questo periodo?
Occorre considerare come importanti campanelli di allarme l’innalzamento della temperature corporea e la riduzione di alcune attività quotidiane, come: spostarsi in casa, vestirsi, mangiare, andare regolarmente in bagno, lavarsi.
La riduzione di una o più di queste funzioni in una persona anziana può significare un peggioramento dello stato di salute ed è consigliabile per questo segnalarla al medico curante, per un eventuale suo controllo delle condizioni cliniche.
E’importante porre particolare attenzione a pazienti con patologie croniche o disabili.
32. Quali sono i rischi per le persone affette da disturbi psichici?
Le persone che soffrono di disturbi psichici possono essere più vulnerabili agli effetti delle ondate di calore perché possono avere una minore consapevolezza del rischio ed assumere quindi comportamenti inadeguati. Inoltre è bene ricordare che questo gruppo di persone fa abituale uso di farmaci che possono aggravare gli effetti derivanti dal calore.
33. Quali sono i rischi per le persone non autosufficienti?
Le persone non autosufficienti, poiché dipendono dagli altri per regolare l’ambiente in cui si trovano e per l’assunzione di liquidi, sono particolarmente esposti ai rischi delle ondate di calore.
34. Quali consigli fornire ai soggetti cardiopatici ed ipertesi?
Gli ipertesi e i cardiopatici, soprattutto se anziani, sono particolarmente suscettibili agli effetti negativi del caldo e possono manifestare episodi di diminuzione della pressione arteriosa soprattutto nel passare dalla posizione sdraiata alla posizione in piedi: è consigliabile, pertanto, evitare il brusco passaggio dalla posizione orizzontale a quella verticale, che potrebbe causare anche perdita di coscienza; se bisogna alzarsi dal letto, soprattutto nelle ore notturne, è necessario non farlo mai bruscamente, ma fermarsi in posizioni intermedie (esempio: seduti al bordo del letto per alcuni minuti) prima di alzarsi in piedi.
Durante la stagione estiva è opportuno effettuare un controllo della pressione arteriosa più frequente e richiedere il parere del medico curante per eventuali aggiustamenti della terapia (per dosaggio e tipologia di farmaci).
35. Quali rischi corrono coloro che sono affetti da diabete?
Le persone affette da diabete, anche se trattate, sono maggiormente a rischio di scompensarsi in caso di disidratazione. È dunque raccomandato,in caso di forte caldo,di aumentare i controlli glicemici nei pazienti diabetici, specialmente tra gli anziani che accumulano più fattori di rischio. La reidratazione dovrebbe essere assicurata, ricordando di evitare bevande zuccherate e succhi di frutta.
I soggetti diabetici con neuropatia periferica sono incapaci di produrre una sudorazione  efficace per via della interruzione del segnale diretto alle ghiandole sudoripare e sono quindi particolarmente sensibili agli effetti del caldo.
36. Quali sono le raccomandazioni per i dializzati?
I rischi più elevati nel periodo di caldo riguardano i pazienti dializzati a domicilio, sia emodializzati sia in dialisi peritoneale. Durante il periodo caldo questi pazienti devono prestare particolare attenzione al loro peso e della pressione arteriosa; in caso di marcato riduzione del peso o abbassamento della pressione arteriosa, devono consultare il medico curante.
37. Quali sono i rischi per le persone che fanno uso abituale di farmaci?
Alcuni farmaci possono interagire negativamente con il caldo, potenziandone in alcuni casi gli effetti negativi. Le terapie farmacologiche non devono in alcun caso essere sospese autonomamente ma deve essere consultato il medico curante per un eventuale adeguamento della terapia. Nel periodo estivo è inoltre buona regola fare attenzione alla corretta conservazione dei farmaci, tenendoli lontani da fonti di calore e, in condizioni di caldo estremo, conservando in frigorifero i farmaci che prevedono una temperatura di conservazione non superiore ai 25-30 gradi.
38. Rischi per le persone in condizioni socio-economiche disagiate.
La povertà e la solitudine aumentano la condizione di fragilità perché riducono la consapevolezza dei rischi e limitano l'accesso alle soluzioni di emergenza. Chi è più povero o più isolato, inoltre, ha minori possibilità di spostare temporaneamente il proprio domicilio in zone più favorevoli e minori possibilità di condizionare l'aria della propria abitazione.
39. Che rischi corrono i bambini durante le ondate di calore?
Il lattante ed il bambino sono maggiormente esposti al rischio di un aumento eccessivo della temperatura corporea e ad una disidratazione, con possibili conseguenze dannose sul sistema cardiocircolatorio, respiratorio e neurologico. Sudando molto, senza reintegrare l'acqua persa, si verifica una riduzione del volume del sangue circolante, che può determinare l’abbassamento rapido della pressione arteriosa. Inoltre, con il sudore vengono persi alcuni sali (per esempio il potassio ed il sodio) fondamentali per il buon funzionamento dell’organismo.
40. Come salvaguardare i bambini durante le ondate di calore?
Per i bambini piccoli:
 evitare l’esposizione al sole diretto
 all’aria aperta applicare sempre prodotti solari ad alta protezione sulle parti scoperte del corpo
 vestire i bambini in modo molto leggero lasciando ampie superfici cutanee scoperte
Per i bambini più grandi:
 limitare le attività fisiche durante le ore più calde
 evitare nelle ore più calde (h 12-18) le aree verdi e i parchi pubblici delle città dove si registrano alti valori di ozono
In caso di allarme:
 vigilare sui bambini piccoli e fare in modo che essi assumano sufficienti quantità di liquidi
 evitare nelle ore più calde (h 12-18) le aree verdi e i parchi pubblici delle città dove si registrano alti valori di ozono
41. Cos’è l’anagrafe della fragilità ?
E’un elenco predisposto dai servizi locali sia sanitari (AUSL) che socio-assistenziali (Comune),che dispongono di adeguati sistemi informativi, che identifica i sottogruppi di popolazione a maggior rischio per le ondate di calore. Tale sistema informativo locale in rete ha accesso agli archivi nominativi degli assistiti, dei ricoveri, delle prestazioni ambulatoriali, delle prescrizioni farmaceutiche, delle esenzioni dal contributo sanitario per patologia, dell’invalidità civile, dell’assistenza domiciliare.
42. A cosa serve l’anagrafe della fragilità?
L’anagrafe della fragilità si propone di definire, attraverso sistemi informativi integrati, per ogni medico di medicina generale, liste di pazienti suscettibili agli effetti delle ondate di calore.
Si prendono in considerazione i seguenti fattori di rischio: sesso, età, stato civile, livello socio-economico, malattie pregresse (ricoveri ospedalieri nei due anni precedenti).



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Anteprima della foto numero 689