4.06.09

L’ASP ESTENDE LA SUA STRATEGIA SOCIO ASSISTENZIALE ED INTERVIENE A SOSTEGNO DELLE FAMIGLIE FRAGILI E A RISCHIO VULNERABILITA’

L’Azienda sanitaria provinciale punta a rafforzare, attraverso la realizzazione di un progetto sperimentale di riqualificazione dei consultori, la rete dei servizi di contrasto e di accoglienza sul territorio mediante interventi sociali che hanno come destinatari le famiglie con particolari fragilità e a rischio di vulnerabilità.
Il progetto, andato in vigore dal 1 giungo scorso, è basato sulla organizzazione di punti di ascolto per le famiglie di immigrati interessati verso una più adeguata integrazione socio culturale, alle prese con soggetti diversamente abili, ammalati psichiatrici, tossicodipendenti, aiutati da avvocati e da rappresentanti dell’associazionismo giovanile.
Nelle programmate cinque misure d’intervento è previsto anche il sostegno alla genitorialità mediante la messa in pratica di consulenze educative, di mediazione familiare, di colloqui durante il corso di preparazione al parto con particolare attenzione alle madri minorenni e alle madri “mobili”.
Ed ancora attraverso il sostegno alle iniziative di sussidarietà tra famiglie, partendo dal modello della famiglia affidataria sul territorio.
Previsto anche un accordo tra i servizi socioassistenziali e sociosanitari con le autorità giudiziarie del territorio.
Ed a proposito dell’associazionismo e no profit programmata la costituzione di una Casa di accoglienza per madri in difficoltà con minori attraverso l’aiuto degli enti del territorio e del privato sociale.
Il progetto sperimentale, di cui è referente la dott.ssa Vittoria Toscano che ne ha coordinato gli aspetti legati all’organizzazione e all’assolvimento di tutti gli adempimenti per renderlo realizzabile, dietro precise direttive del Commissario dell’Asp, dott. Riubens Curia, è supportato da un protocollo d’intesa tra Consultori dell’ Asp e servizi di prossimità e rete sul territorio.
Gli enti coinvolti sono la Provincia, i comuni di Vibo Valentia (capofila), Tropea e Serra San Bruno, le associazioni no profit Zariba, Gianfranco e Casa di Marta; prefettura e questura, comando provinciale dei carabinieri.
Le istituzioni sono presenti con la consigliera di parità della provincia e Calabria etica; le Associazioni con l’Osservatorio nazionale sul diritto di famiglia- avvocati di famiglia, la consulta giovanile degli istituti superiori, l’associazione Kuore e Aurora Onlus ed infine il servizio delle dipendenze, di neuropsichiatria infantile e salute mentale dell’Asp.
Il progetto verrà svolto per i primi tre mesi al Consultorio di Vibo Valentia dove funzionerà un punto di ascolto. Nei successivi tre mesi verranno aperti anche i punti di ascolto dei Consultori dei distretti di Tropea e Serra San Bruno. Nel secondo semestre sarà la volta della Casa accoglienza Kuore.
Il Commissario dell’Asp, Rubens Curia, ritiene importante l’attuazione di questo progetto perchè a suo avviso “viene a colmare le tante difficoltà e gli interminabili disagi che angustiano la vita delle famiglie in piena fragilità e a rischio di vulnerabilità che da queste parti sono tante – ha osservato il manager della sanità pubblica vibonese – e che finalmente possono trovare in questo strumento una risposte ai tanti bisogni di natura socio assistenziale.
Con questa iniziativa l’Asp – ha aggiunto Rubens Curia – mette a disposizione delle famiglie a forte disagio il suo collaudato impegno professionale e strumentale, riqualificando il ruolo e le funzioni di un importante servizio come il Consultorio familiare, condividendo il progetto con enti e associazioni che fungeranno da coprotagonisti”.