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27/07/2024
PRESSO L' U.O. DI CHIRURGIA DELLO JAZZOLINO

10.07.2009

NUOVO SISTEMA PER IL TRATTAMENTO DEL TUMORE ALLA MAMMELLA

Il cronoprogramma del Direttore Generale dott. Rubens Curia inteso, tra l’altro, a migliorare la qualità delle prestazioni sanitarie, oggi raggiunge un altro importante obiettivo. 
L’Unità operativa di Chirurgia Generale del presidio “G.Jazzolino”, diretta dal dott. Francesco Miceli, ha avviato, infatti, il trattamento delle neoplasie della mammella con l’ausilio di un moderno e avanzato sistema tecnologico che permette il riconoscimento del cosiddetto “linfonodo sentinella”.
Ad eseguirlo è l’èquipe formata dallo stesso dott. Francesco Miceli, dal medico nucleare dott. Enzo Fiorillo, dall’anestesista dott. Giuseppe Oppedisano e dal dott. Carlo Talarico, specialista di Chirurgia endocrina e della mammella che vanta una notevole e collaudata esperienza attraverso stage formativi presso le scuole universitarie di Perugia e Terni.
I primi interventi sono tutti perfettamente riusciti con piena soddisfazione di pazienti e operatori.
Questo tipo di metodica consente di identificare il linfonodo che drena la sede di localizzazione del tumore mammario.
In pratica rimosso il linfonodo diventa possibile identificare, grazie ad una sua valutazione istologica anche in via estemporanea, i casi in cui si rende necessaria una linfoadenectomia, procedura che viene riservata solo ai casi in cui si sia riconosciuta la presenza di metastasi linfonodale.
Questi interventi si sono resi possibili grazie alla recente acquisizione della più adeguata e sofisticata strumentazione oltre che al complesso percorso di formazione degli operatoti avvenuto in reparti universitari di rilievo nazionale.
“L’importante acquisizione di tale metodica – dichiara il direttore generale dott. Rubens Curia - consente di poter trattare con sempre più adeguate capacità professionali e strumentali i tumori mammari. L’applicazione della nuova tecnica chirurgica è nata dalla collaborazione tra Asp di Vibo Valentia e Medicina Nucleare dell’Ospedale Pugliese-Ciaccio di Catanzaro”.
Attualmente la metodica eseguita allo “G. Jazzolino” viene applicata soltanto presso l’Azienda ospedaliera Pugliese - Ciaccio di Catanzaro, Germaneto e l’Azienda ospedaliera dell’Annunziata di Cosenza.
 “L’applicazione della metodica prevede due tempi – spiega il dott. Carlo Talarico - il primo riguarda l’inoculazione di un radiotracciante, eseguito in collaborazione con la Medicina Nucleare dell’Ospedale Pugliese - Ciaccio di Catanzaro, in attesa di riaprire la unità operativa di medicina nucleare, mentre il secondo, a distanza 6-18 ore, consiste nell’esecuzione dell’intervento chirurgico per la rilevazione del linfonodo sentinella (in caso di carcinoma mammario).”

A questo proposito occorre ricordare che presso la Divisione di Chirurgia Generale da tempo è attivo un ambulatorio dedicato alla chirurgia della mammella a cui tutti i pazienti possono fare riferimento.
Inoltre presso l’Azienda sanitaria provinciale di Vibo Valentia è già da tempo attivo il programma di screening mammografico gratuito sul territorio così come al presidio ospedaliero del capoluogo si eseguono gli esami di secondo livello indirizzati verso la diagnosi del carcinoma mammario.
Un sistema che si inserisce in un percorso di prevenzione, diagnosi e trattamento delle neoplasie della mammella, dove è già operativo lo screening gratuito mammografico, diretto dalla dott. Concetta Amodei.
Le visite potranno essere prenotate mediante il CUP e di norma vengono eseguite il martedì e il giovedì di ogni settimana.



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