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27/07/2024
INTERVENUTI TERESA BLANDINO E RUBENS CURIA

17.09.2009

SANITA', SEMINARIO SUI COMITATI DI PARI OPPORTUNITA'

La parità di trattamento sul lavoro, la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro, i congedi di lavoro e flessibilità oraria, le molestie sessuali sul luogo di lavoro, la
violenza nelle sue varie forme, mobbing, discriminazioni di genere e stolking, sono state al centro di un seminario di studio, svoltosi al centro di Formazione Aziendale di Pizzo, tra le componenti dei Comitati Pari Opportunità dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Vibo Valentia
e la Consigliera di Parità, Dr.ssa Teresa Blandino.
Tema centrale le “Direttive Comunitarie e Legislazione Nazionale sulla Parità e le Pari Opportunità Uomini/Donne”.
Teresa Blandino nel corso del suo articolato intervento ha dedicato particolare attenzione alla diversità della “cultura di genere “ che tutti gli organismi di pari opportunità devono promuovere per rendere uomini e donne consapevoli della propria specificità nell’intento di
valorizzare la “differenza di genere”, considerandola ricchezza e risorsa necessaria per migliorare la qualità di vita di ogni comunità civile.
Evidenziati i singoli compiti istituzionali ha, poi, soffermato la sua riflessione sulla cultura della parità Uomo/Donna che non deve essere solo conoscenza dei diritti della persona, ma anche conoscenza delle leggi.
Per Teresa Blandino lo scambio delle opinioni, la comunicazione delle diverse esperienze lavorative sono risultati una prima azione positiva, evidenziando, tra l’altro, il contributo che il seminario di studio ha sicuramente portato per la costruzione di un contesto che aiuterà tutti a riflettere e mettere a fuoco le problematiche delle pari opportunità nella convinzione anche che più organismi di parità e pari opportunità possano, insieme, influire nei luoghi “decisionali”, dove le politiche sono, molto spesso, prive di attenzione verso lo specifico femminile.
Ha, infine, ringraziato la funzionaria responsabile dei Comitati di rappresentanza, Ida Pugliese, per la fattiva collaborazione, non mancando di esternare un ringraziamento anche al Direttore Generale dell’Asp, dott. Rubens Curia, per aver sollecitato, con grande sensibilità, il concreto decollo dei Comitati Pari Opportunità Aziendali.
Prendendo la parola il Direttore Generale dell’Asp dott. Rubens Curia ha spiegato il percorso evolutivo che ha accompagnato la crescita della donna dal 1968 ad oggi, evidenziando le conquiste sociali che hanno contribuito a tutelare la salute della donna: dalla legge sulla legalizzazione dell’aborto alla legge sul divorzio; dal movimento della salute per le donne all’apertura del consultori.
Il manager dell’Asp ha, poi, posto all’attenzione dei presenti il problema della “conquista in progress” sottolineando la necessità di una riflessione su come sia incredibile, che nel corso di questi quarant’anni, la memoria di chi non ha vissuto in prima linea questi eventi si sia affievolita. Basti pensare al referendum sulle tecnologie di riproduzione assistita, che ha registrato un gran silenzio soprattutto da parte delle donne di quella generazione.
La Costituzione dei Comitati Pari Opportunità nelle ASP - ha aggiunto Rubens Curia – rappresenta uno strumento molto valido per integrare e arricchire il patrimonio del sapere e della civiltà che non appartiene solo alla donna ma a tutta la società civile.
Attraverso l’azione propositiva dei Comitati pari opportunità diventa, infatti, possibile una programmazione di attività che consegua finalità condivise, utili per promuovere e realizzare un confronto collaborativo anche con tutte le organizzazioni del mondo del lavoro.
Le politiche sanitarie dell’Asp di Vibo Valentia - ha concluso Rubens Curia - devono mirare alla realizzazione di politiche integrate che guardino con molta attenzione alla salute come stato di ben-essere globale e non solo come assenza di malattia. Proprio in relazione alla prevenzione ed alla medicina di genere ha inteso sottolineare l’impegno profuso, ricordando che è stata già avviata la campagna di prevenzione del tumore del collo dell’utero, del carcinoma mammario e la campagna di vaccinazione delle ragazze dodicenni contro le infezioni da papillomavirus.



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