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27/07/2024
SMENTITA OGNI VOCE ALLARMISTICA

15.09.2009

IL RILANCIO DELL’OSPEDALE DI SORIANO PASSA ATTRAVERSO LA REALIZZAZIONE DELLA “CASA DELLA SALUTE”

Sul problema ospedale la popolazione di Soriano potrebbe incominciare a respirare aria di sollievo.  
Il Direttore genereale dell’Asp, Rubens Curia, accompagnato dal Direttore sanitario aziendale Franco Petrolo, ha presentato a Soriano, nel corso di un’assemblea popolare promossa ed organizzata dalla amministrazione di Palazzo San Domenico, il progetto “Casa Salute” approvato dalla Giunta regionale con delibera 548/09.
Una iniziativa che sembra tornare utile alle comunità sorianese e dei dintorni e che in ogni caso sgombra il campo alle continue illazioni che vogliono la struttura sanitaria ridimensionata con possibile chiusura.
Rubens Curia ha smentito, con una probante documentazione, ogni voce allarmistica illustrando l’iniziativa dell’Asp approvata dalla giunta regionale che va ad aggiungersi agli interventi realizzati sin dall’insediamento del manager della sanità, avvenuto il 23 settembre dello scorso anno.
Delibera che tiene conto delle proposte avanzate da Rubens Curia per rendere “giustizia” alle attese della popolazione di Soriano.
Prima ancora delle conclusioni di Rubens Curia i lavori erano stati avviati dal vice sindaco Enzo Bellissimo, e proseguiti dagli “appelli”, se così si possono definire, di Francesco Ceravolo, Alberto Sabatino, Bruno Schipano, quest’ultimo in rappresentanza dell’Associazione “Liberi”, Domenico Cocciolo, veterinario, Antonio Pugliese, responsabile del servizio dialisi del locale ospedale, Giuseppe Battaglia, direttore dell’U.O. di medicina per l’invecchiamento e dei sindaci di Dasà e Vazzano, Gabriele Corrado e Antonino Mirenzi, tutti protesi a sostenere, con legittime motivazioni, la necessità di una inversione di rotta sul modo di fare sanità a Soriano e comunque delusi dagli impegni assunti ma mai mantenuti, nel 2002, dall’allora management aziendale.
Ad offrire speranze di riscatto ci ha pensato Rubens Curia che partito dagli obiettivi di funzionalità della “Casa della Salute” che contengono la continuità assistenziale 7 giorni su 7; l’integrazione di livelli essenziali delle prestazioni socio-sanitarie, secondo i principi affermati dalle leggi 299/1999 e 328/2000; l’integrazione tra le attività di prevenzione, cura e riabilitazione, con particolare riferimento alle persone affette da patologie croniche (assistenza domiciliare integrata), ha, poi, elencato la presenza delle principali branche cliniche e quelle relative alla diagnostica di laboratorio, di radiologia e di ecografia di base.
Il manager della sanità pubblica vibonese ha proseguito spiegando che la struttura sarà dotata di uno Sportello Unico di Accesso (SUA) all’insieme delle prestazioni ad integrazione socio-assistenziale in contiguità con il Centro Unificato di Prenotazione (CUP) per tutte le prestazioni erogate dal S.S.N. e la presenza di un ambulatorio infermieristico e un ambulatorio per le piccole urgenze che non necessitano dell’accesso al Pronto Soccorso Ospedaliero, senza dimenticare l’utilizzo di un punto di soccorso mobile 118, che assicura un costante servizio di ambulanze per il pronto intervento sul territorio.
Ma quali saranno i servizi sanitari? Rubens Curia li ha elencati uno per uno: Punto soccorso mobile – 118, Ambulatorio Prime Cure e Piccole Urgenze, Continuità Assistenziale, Ambulatorio Medici di Medicina Generale e pediatri di Libera Scelta Poliambulatorio specialistico, Punto prelievo e donazioni, Minilaboratorio di Chimica Clinica e Area per le tecnologie diagnostiche semplici.
A questi vano ad aggiungersi il Consultorio familiare, l’Area di recupero e riabilitazione funzionale (diurna), il Servizio di salute mentale, l’Assistenza domiciliare integrata, il Centro diurno e l’Area di prevenzione.
La Casa della Salute verrà dotata di una serie di acquisti e tra questi una risonanza magnetica mobile, un telecomando digitale, un mammografo digitale, un moniotrre defibrillatore, un ecografo, un ecocolordoppler, un minilaboratorio emogas contaglobuli, un endoscopia e tante altre strumentazioni e attrezzature per servizi.
Il presidio ospedaliero continuerà a svolgere funzioni parzialmente ospedaliere di riabilitazione e lungodegenza riabilitativa. Sono previsti 62 posti letto per non acuti.
Quasi tre ore di intenso ed attento dibattito hanno probabilmente finito coll’ingenerare nuova fiducia tra la popolazione.



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