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27/07/2024
CONFERENZA STAMPA SULL'INFLUENZA A H1N1

17.11.2009

INFLUENZA A H1N1, PICCO IN ARRIVO - FINORA RICOVERATI 19 PAZIENTI, PROVENIENTI PER LO PIU' DALLA ZONA MONTANA

Nelle prossime tre settimane la pandemia da virus AH1N1, meglio nota come influenza suina, raggiungerà anche nel Vibonese il suo picco massimo. Nel corso di una conferenza stampa tenutasi ieri presso la sede legale dell’ASP, è stata sottolineata la necessità, per le categorie a rischio, di vaccinarsi al più presto.
E’ stato precisato che la "suina" non va certamente sottovalutata ma nemmeno caricata di connotati che non ha se si considera che, in termini di esiti letali, i dati dimostrano che fa più vittime la comune influenza stagionale. A parlarne ieri sono stati il Direttore Generale Curia, presenti i direttori sanitario e amministrativo aziendali Petrolo e Procopio, il capo dipartimento di prevenzione Pasqua, il primario di malattie infettive Corigliano e di pediatria De Luca.
Interessanti i primi dati. Finora nel Vibonese i pazienti affetti dal virus A, ricoverati e curati sono stati 19. La maggior parte dei 19 pazienti, ossia 11, provenivano dalla zona pedemontana e montana; in quattro casi si trattava di bambini al di sotto dei 10 anni.
I colpiti da virus conclamato sono stati in maggioranza uomini, età media 33 anni, il più anziano di anni ne ha 53. Di questi 19 pazienti, quattro sono ancora ricoverati per alcune complicanze quali bronchite o broncopolmonite.
Gli altri sono stati regolarmente dimessi ed ora stanno bene. E' bene ricordare che, come ha spiegato in un precedente intervento Curia, la vaccinazione contro l'influenza da virus A si effettua a persone affette da patologie a rischio e di età fino a 64 anni,nonché a donne gravide a partire dal terzo-quarto mese di gestazione. Sono esclusi, pertanto, i soggetti di età superiore a 65 anni, pur affetti da patologie a rischio, i quali, così almeno assicura il ministero, non correrebbero rischi significativi. I pazienti con patologie a rischio sono: nefropatici, diabetici, ammalati di tumore, immuno-depressi, epatopatici, gli affetti da cardiopatie croniche e da malattie cardiovascolari.
Fino a venerdì scorso sono stati vaccinati 1882 soggetti, su un totale di 3653 dosi disponibili presso le strutture dell'ASP. Tra i 1.882 vaccinati, i soggetti con patologie a rischio sono stati solo il 20%, da qui l'invito del Direttore Generale agli interessati a rivolgersi subito ai centri vaccinali: «Le autorità sanitarie centrali e regionali prevedono che anche qui da noi il picco si raggiungerà nelle prossime tre settimane. Per essere immunizzati, per stare dunque tranquilli, occorrono una decina di giorni dalla vaccinazione, è indispensabile pertanto assumere il vaccino al più presto.



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